20/03/09

Marco Testini (2008)

Installazione - "Marco Testini" - progetto Nulla (Bluorg,Bari)
S’inaugura il 10 novembre alle ore 19.30 presso la Galleria BLUorG la mostra progetto Nulla a cura di Giuseppe Bellini e Lino Sinibaldi.
La complessa e controversa questione del nulla e della sua possibile rappresentazione in chiave estetica ha visto in particolar modo nel -900 diversi pionieri, pensiamo a Manzoni, Yves Klein e Ad Reinhardt, ecc. Interpreti consci dell’impossibilità di una soluzione del nulla, ma che ne hanno dato altresi’ una valida se pur provvisoria interpretazione.

Il progetto vede protagonisti due giovani artisti pugliesi, Luigi Claudio e Marco Testini, testimoni entrambi di una ricerca, un pensiero, una provocazione, una possibile linea interpretativa, non certo una risposta tangibile e unilateralmente condivisibile.

La mostra, una doppia giovanissima personale, è il risultato di una fitta e mirata serie di inviti rivolti ad artisti chiamti a declinare nell'oggetto artistico il tema del "nulla". Esempi storicamente illustri hanno indicato delle strade iniziali, percorsi paradigmatici intesi come indispensabili strumenti di azioni di collegamento e riflessione delle diferenze inevitabilmente metafisiche tra lo spazio e la storia, tra la cosa e la parola, un invito quindi, a cercare di dare forma alle "singole ma enormi" differenze di percezione che la critica d'arte puntualmente incontra.
Il lavoro di selezione è stato portato avanti con la Storia nella mente, una maniera facilmente contestabile, intnzionalmente semplice, tesa a costatare un'ovvia ma on banale volontà ovvero quella di essere dinanzi alle ricerche di ennesimi gradi zero di nuove sublimi inutilità.
La selezione delle opere ha rilevato uno spontaneo desiderio nell'identificare il tenattivo di dare valore e attenzione a lavori concettuialemente "intrattabili" nel lore essere/non essere oggetto, lavori che si precisavano per la mai esatta impressione dello stesso.
Le opere di Luigi Claudio e Marco Testini, sono lavori cresc iuti nella ricerca di diverse forme di paradossi e rappresentano due distinti esercizi sul tema proposto casualmente simili nella materia della loro essenza: la carta. Sono esperienze aporetiche ma proprio per questo non cosi facilmente declinabili nel loro semplice apparire poichè parallele specificano e respingono la ricerca intrapresa.


Lino Sinibaldi

"la plasticità di tutto quello che ci circonda, la percepiamo, perchè la luce interagisce con essa.
A volte ci fa scoprire anche altre verità"

M.T

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