Espongono:
Angelo Perrini, Grazia Donatelli, Raffaella Del Giudice, Roberto Sibilano, Angela Panaro, Vincenzo Mascoli, Letizzia Roussin, Teresa Romano, Marco Testini, Annamaria Battista, Federica Minuto, Giusy Marchione, Yanira Delgado, Altamirano, Alexaandra Gomes Morais, Garcia Moresca, Giada Casciello, Tonia Jacovino, Carmela Balice, Giuseppe Beradino, Lia Bruno, Giada Casciello, Mariapia Cornacchia, Alessia Cortese, Giovanni De Serio, Alessio Deluca, Francesca Di Vincenzo, Rocco Antonio De Matteis, Elena Eugeni, Sabina Ficcadenti, Rodolfo Liberti, Tibor Armando Loiotila, Emanuela Lopz, Rosanna Lucarelli, Saverio Maggio, Francesca Martello, Lucrezia Massaro, Mattia Lorusso, Donatelli Manfredi, Cristina Mangini, Teresa Marinelli, Monica Mele, Silvia Modugno, Nicoletta Monopoli, Floriano Pallotta, Stfania Piccolo, Vincenza Petruzzella, Antonio Russo, Simone Michele Sedicina, Assunta Simone, Elena Agnese Sorrentino, Lucia Vitucci, Mariangela Volpe, Elisa Zambetta
Il linguaggio e le tecniche della fotografia sono spesso, e ciò accade da molti e molti anni, come l’ interfaccia operativa dell’ agire artistico e creativo. La possibilità e opportunità che oggi poi i mezzi tecnici e i programmi informatici consentono allo sprigionamento di una sorta di libertà digitale pressoché senza limiti e misura, ancor più esaltano e quasi eccitano le multiformi creatività individuali. Occorrerà a questo punto ancor più e ancor meglio stabilire, a monte della stessa operazione “fotografica”, i limiti, i termini e gli obiettivi di una in tutta evidenza più complessa progettualità e concettualità, in un percorso artistico che vada al di là della occasione e dello stesso “gesto” costituito dallo scatto fotografico in quanto tale. L’ operazione tentata attraverso questo progetto-mostra I colori del corpo, che il prof. Maurizio Ghiglia ha portato a compimento durante l’ anno accademico e che ora si espone negli spazi del Palazzo Roberti-Alberotanza di Mola di Bari, ritengo vada per l’ appunto in tale direzione: quella di sprigionare le capacità fantastiche e creative degli artisti-fotografi, coagulando l’ interesse e la passione critica intorno a un soggetto fortemente presente nel complessivo panorama dell’ arte e delle arti di tutti i tempi, quello cioè del corpo, delle sue forme, dei suoi (in questo caso) colori. Paesaggio e panorama infinito, quello del corpo, che si offre da sempre alla esplorazione, riflessione, rielaborazione e composizione (tra il reale e l’ immaginario) da parte dell’ operatore dell’ arte.
Pasquale Bellini
Direttore Accademia Belle Arti-Bari
“ I colori del Corpo”
Entrare in contatto con una immagine è piacevole quasi sempre, a volte anche gratificante. Tutti hanno dimostrato una loro personalità, che si manifesta nella varietà delle foto esposte , confermando ancora una volta che… le note sono 7, ma la musica può e deve avere la possibilità di espandersi nella ricerca che porta alla soddisfazione di chi produce e di chi fruisce. Il mondo cambia rapidamente, la fotografia è la tecnica che forse, più delle altre forme artistiche, riesce a stare al passo dei tempi e a trasmettere, con molta chiarezza, la psicologia di chi la pratica. Facilmente essa identifica il fotografo.
Questa mostra ha come tema il corpo, nudo e non, quello che noi amiamo e desideriamo. Colorato, vestito stravagantemente, in un bianco e nero che rimanda ai maestri del passato, ma con un occhio al futuro nell’uso spregiudicato delle tecniche e delle tendenze più attuali. Sono felice che i nuovi talenti dell’Accademia di belle Arti di Bari abbiano aderito con entusiasmo alla realizzazione di questa mostra e sono particolarmente orgoglioso del risultato ottenuto. Ringrazio tutti per l’ottima collaborazione .
Maurizio Ghiglia
I miei lavori esposti
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