Mariantonietta Bagliato
Dabilo Babbo
Marina Leo
Angela Lomele
Pierpaolo Miccolis
Teresa Romano
Vania Elettra Tam
Marco Testini
Danilo Babbo. Un’opera pittorica nel segno del simbolismo, dove la totalità e l’alto valore della musica, mediante un’efficace allegoria ha la capacità di abitare negli organi del corpo umano.
Mariantonietta Bagliato. Un’installazione ambientale, posata su di una scalinata, costruisce nella logica della visione, la cadenza e il ritmo della tastiera del pianoforte.
Marina Leo. Un’installazione costituita da trentatré disegni su carta, traduzione visiva costituita per mezzo di tracce grafiche a colori da “I 33 nomi di Dio” di Marguerite Yourcenar.
Angela Lomele. Un’installazione che evidenzia nel gioco degli elementi che la compongono, il ritmo e la cadenza, dove la traccia signica e prospettica viene esaltata dalle campiture bianche.
Pierpaolo Miccolis. Un’installazione formata da dieci rotoli di carta, contenente una trasposizione dinamica di un pentagramma, dove la testimonianza grafica è stata ottenuta mediante il calore.
Teresa Romano. Un’opera che racchiude un connubio tra la parola e l’immagine, conducendo ad un ampliamento del senso della significazione.
Marco Testini. Propone uno strumento musicale classico, come la chitarra, nella versione di un contenitore e custode di frammenti di discorsi storico-culturali.
Vania Elettra Tam. Mostra una rappresentazione pittorica che ospita una figura femminile che sta ascoltando della musica, illuminata dalla lucina dello stereo. Il segno di un’apparente quotidianità, “incastonato” da un fare pittura significatamente colta.
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